L'assassinio di via Belpoggio Γ¨ un racconto scritto da Italo Svevo. Fu pubblicato la prima volta nel 1890. Dall'incipit del libro: Dunque uccidere era cosa tanto facile? Si fermΓ² per un solo istante nella sua corsa e guardΓ² dietro a sΓ© Nella lunga via rischiarata da pochi fanali vide giacere a terra il corpo di quell'Antonio di cui egli neppure conosceva il nome di famiglia e lo vide con un'esattezza di cui subito si meravigliΓ². Come nel breve istante aveva quasi potuto percepirne la fisionomia, quel volto magro da sofferente e la posizione del corpo, una posizione naturale ma non solita.
Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz, Γ¨ stato uno scrittore e drammaturgo italiano. Fu autore di romanzi, racconti brevi e opere teatrali in lingua italiana. Frequentando un corso d'inglese alla Berlitz School di Trieste nel 1907, conosce lo scrittore irlandese James Joyce, suo insegnante. Joyce lo incoraggiΓ² a scrivere un nuovo romanzo e, intorno al 1910, grazie al cognato, Bruno Veneziani, che su consiglio di Edoardo Weiss si reca a Vienna e cerca di farsi curare da Sigmund Freud, entra in contatto con la psicoanalisi freudiana. In Svevo confluiscono filoni di pensiero contraddittori e difficilmente conciliabili: da un lato il positivismo, la lezione di Darwin, il marxismo; dall'altro il pensiero negativo e antipositivista di Schopenhauer, di Nietzsche e di Freud.
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